Palazzo Buonaccorsi - Macerata
Palazzo Buonaccorsi rappresenta una delle più grandi e prestigiose dimore della città di Macerata. Frutto di un progetto commissionato dalla famiglia Buonaccorsi a Giovan Battista Contini, architetto romano formatosi col Bernini, il palazzo fu iniziato nei primi anni del Settecento.
L’edificazione e la decorazione della Galleria, luogo di rappresentanza della fastosa dimora, sono documentate come l’ultima fase della costruzione del palazzo.
La decorazione della volta fu iniziata nel 1710 per essere completata nel 1721 insieme alle pitture parietali.
Il restauro ha interessato tutto l’apparato decorativo della Galleria dell’Eneide e della cappella, nello specifico:
- i dipinti murali della volta rappresentanti le “Nozze mitologiche di Bacco e Arianna”;
- le decorazioni pittoriche dei sottofinestra e le pitture parietali di raccordo tra gli elementi sopracitati e la quadreria originaria, con ricca ornamentazione decorativa a foglia d’oro;
- gli elementi decorativi in stucco e legno dorato del cornicione perimetrale, dei capitelli delle paraste e delle porte della sala;
- i marmi policromi delle paraste e della zoccolatura perimetrale della sala e la ricca pavimentazione in elementi in cotto e marmo policromo;
- i dipinti murali della volta e delle pareti della cappella;
- i dodici portelloni in legno dipinto e dorato.
DIPINTI MURALI
La superficie della volta è quella che ha risentito maggiormente dei dissesti del palazzo provocati prevalentemente da scosse telluriche. All’inizio dei lavori erano ben visibili le crepe che attraversavano in grande quantità ed entità tutta la superficie. La situazione risultava aggravata da regresse infiltrazioni d’umidità localizzate principalmente negli angoli del soffitto che hanno deteriorato le pitture fino ad alterarne le cromie e causare decoesioni anche all’intonachino di supporto.
Dopo i necessari campioni per testare la resistenza della pellicola pittorica abbiamo eseguito la pulitura della superficie. Questo intervento è stato preceduto ove necessario da fissaggi localizzati per salvaguardare tutte le zone interessate dai fenomeni di sollevamento od impoverimento del colore. Successivamente sono state risarcite tutte le crepe, ad eccezione delle cavillature di minore entità, ed eseguiti i consolidamenti in profondità.
La leggibilità dell’insieme decorativo è stata recuperata con l’intervento finale di ritocco pittorico, eseguito con colori ad acquerello, ricostruendo scrupolosamente e fedelmente le cromie mancanti.
Tutte le operazioni di restauro sono state concordate ed approvate dal Direttore Operativo di cantiere e supportate da una campagna diagnostica di indagini chimico-fisiche per l’identificazione della tecnica pittorica e dello stato di conservazione delle pitture murali.
Nelle decorazioni parietali che incorniciano gli spazi delle tele l’intervento è stato analogo ma si è differenziato nella fase di ripristino estetico . Le parti dorate mancanti sono state risarcite applicando la foglia d’oro, come in origine, e quelle in monocromo con colori ad acquarello mediante la tecnica del rigatino. Il disegno ripetitivo ha permesso la ricostruzione della decorazione mancante escludendo arbitrarietà di interpretazione.
ELEMENTI IN MARMO E COTTO
Il restauro ha interessato anche il ricco e complesso pavimento della galleria, realizzato ad inserti laterizi e marmorei policromi, oltre alla zoccolatura perimetrale ed alle lesene in marmo presenti lungo le pareti.
L’intervento ha avuto una duplice finalità, estetica e strutturale, consistente nel recupero delle cromie originali e nel consolidamento dei singoli elementi al piano di posa e alla verifica della stabilità dei giunti.
Sinteticamente sono state eseguite le seguenti operazioni:
- pulitura preliminare con mezzi manuali meccanici;
- consolidamento degli elementi mediante riadesione al piano di posa (o in parete per quanto riguarda gli elementi verticali), tramite iniezioni di resine adeguate;
- pulitura approfondita mediante primo passaggio con acqua vaporizzata e successivo intervento di pulitura mirata con l’utilizzo di prodotti applicati ad impacco;
- verifica della stabilità dei giunti e rifacimento di quelli mancanti o decoesi con malta a base di calce, polveri di marmo, cotto e resina in soluzione;
- ceratura finale e lucidatura manuale.
ELEMENTI LIGNEI DECORATI
A completamento dell’intervento sono state restaurati tutti gli elementi lignei intarsiati e dorati che ornano la Galleria (capitelli e cornici delle porte porte d’accesso).
Il restauro inoltre ha interessato anche i dodici portelloni dipinti delle finestre della galleria dell’Eneide, di eccellente qualità artistica ed elegante completamento della sfarzosità decorativa della sala.
L’eleganza del disegno e la tecnica esecutiva confermano che l’esecuzione dell’opera è da attribuire allo stesso artista che ha decorato i riquadri dei sottofinestra: Enrico Scipione Cordieri.
Tutti gli elementi lignei decorati presentavano problematiche conservative prevalentemente simili.
Oltre ad un accumulo superficiale di materiale incoerente, localizzato specialmente negli intarsi delle cornici, erano presenti fenditure nel legno, evidenti anche nei portelloni e nella porta, che attraversavano longitudinalmente le specchiature.
Le cornici presentavano lacune e distaccamenti degli elementi decorativi, oltre ai fori dove erano inseriti i vecchi ancoraggi.
Tutti gli elementi erano interessati da distacchi localizzati della pellicola pittorica e della doratura, oltre a graffiature ed incisioni diffuse.
Sinteticamente sono state eseguite le seguenti operazioni:
- risanamento delle fenditure del supporto e risarcimento delle parti mancanti con innesti lignei della medesima essenza originale;
- trattamento antitarlo del legno;
- consolidamento della struttura lignea con adesivo adeguato e differenziato a seconda dell’entità del distacco;
- preconsolidamento della pellicola pittorica e della doratura;
- pulitura preliminare a secco delle polveri incoerenti e successiva pulitura dei depositi debolmente coerenti;
- pulitura ad impacco con miscele solventi volatili per rimuovere i depositi localizzati maggiormente coerenti;
- stuccatura e reintegrazione pittorica delle lacune e delle mancanze di maggiore dimensione;
- rifacimento della doratura a foglia nelle porzioni lacunose di maggiore dimensione e integrazione pittorica delle minori;
- protezione finale superficiale.